- Cosa fare a Ponza
- by Kostis Dertouziadis
Se ti trovi a Ponza non puoi assolutamente non visitare le altre 5 isole pontine che compongono l’arcipelago pontino. Gavi, Palmarola, Zannone, Ventotene e Santo Stefano sono le mete perfette per chi ama le località di mare, ma anche per chi desidera immergersi in luoghi selvaggi che conservano ancora l’autenticità della natura e delle tradizioni.
Scopriamo queste isole più nel dettaglio, ma ti avvisiamo: te ne innamorerai di sicuro!
Iniziamo dalle isole che fanno capo all’amministrazione del comune di Ponza che sono Gavi, Palmarola e Zannone.
Isola di Gavi, la meta perfetta per gli amanti delle immersioni
Abbiamo parlato ampiamente di cosa fare a Ponza quindi diamo per scontato che ormai tu conosca l’isola come le tue tasche. Partiamo, dunque, da Gavi, isolotto dalle coste frastagliate dove respirare ancora il vero fascino selvaggio delle isole pontine. La bellezza di Gavi è il fatto che sia un’isola quasi del tutto disabitata; le sole persone che la abitano nel periodo estivo sono i proprietari dell’unica casa presente sul territorio.
L’isola non ha spiagge, ma questa mancanza è sopperita dalla presenza di meravigliosi fondali di origine vulcanica che gli appassionati di immersioni non potranno non apprezzare. La flora ricorda molto quella di Ponza con la vegetazione che presenta soprattutto mirtillo, ginestre, lentisco e agavi, mentre nella fauna regna il gabbiano reale, il falco pellegrino che nidifica anche qui e la lucertola di Gavi che vive solo su questa isola.
L’isola di Gavi è accessibile su due lati: uno scalo a nord che è in disuso e uno a sud che è il principale approdo anche per le imbarcazioni private o a noleggio provenienti da Ponza.
Palmarola e la sua inaccessibile bellezza
Se sei a Ponza non puoi non ritagliarti una giornata per andare a visitare la meravigliosa Palmarola. È la più grande tra le isole che fanno capo a Ponza e la terza più grande tra tutte le isole pontine. Anche Palmarola conserva una natura selvaggia e incontaminata fatta di scogliere e una vivace vegetazione, non dimentichiamo che il suo nome deriverebbe da una palma nana che cresce spontaneamente sull’isola.
La conservazione del suo aspetto originario si deve al fatto che Palmarola non presenta ristoranti e strutture ricettive. L’unico luogo dedicato ai turisti è un albergo con ristorante chiamato O’ Francese. Un posto che conserva tutta la sua genuinità iniziale, nonostante siano stati fatti dei miglioramenti sostanziali come l’inserimento di pannelli solari.
Se ti stai chiedendo come raggiungere l’isola di Palmarola, sappi che puoi usufruire del nostro servizio di noleggio con conducente. Ti portiamo alla scoperta delle meraviglie dell’isola, e dei suoi maestosi faraglioni, sui nostri gozzi equipaggiati con tutto il necessario per farti trascorrere delle ore di vero relax e, naturalmente, con una guida esperta che opera in piena sicurezza.
Zannone: l’isola verde, gioiello del Parco Nazionale del Circeo
Zannone è l’isola più a nord dell’arcipelago pontino e la più piccola dopo Santo Stefano e Gavi. Già dalla barca noterai la vegetazione rigogliosa che si estende per tutta l’isola. Zannone, infatti, è disabitata e la mano dell’uomo è arrivata solo in parte. Qui una volta sorgeva la villa del marchese Casati Stampa, salita agli onori della cronaca per i festini scandalosi che vi si tenevano, ai quali sono seguiti l’uccisione della moglie e dell’amante da parte del marchese e anche il suo suicidio.
Il fascino di Zannone deriva proprio dal fatto che non appartiene a nessuno e quindi è tutta di chi la visita in quel preciso momento. Gli appassionati di trekking qui trovano pane per i loro denti. È possibile, infatti, fare lunghe passeggiate nei boschi, tra sentieri e ruderi come quelli del monastero cistercense, e nella macchia mediterranea tra mirti, ginestre, lecci, corbezzoli e olivastri.
L’unico modo possibile per raggiungere Zannone è sbarcare al Varo; qui non è possibile ormeggiare la barca quindi è necessario farsi accompagnare.
Per chi ha intenzione di fare solo un giro intorno all’isola può prenotare uno dei nostri tour durante i quali scoprire meravigliose calette come quella delle Grottelle, lo scoglio Monaco che sembra riprendere la fisionomia di un monaco, la spiaggetta della Calcara sovrastata dalla falesia dolomitica e calcarea e la grotta del Mariuolo.
Ventotene, un’isola piena di storia
Ventotene è l’isola più turistica rispetto a quelle citate precedentemente, seppur in modo più discreto di Ponza. Nonostante sia frequentata durante il periodo estivo, anche Ventotene è riuscita a conservare elementi selvaggi ma più alla portata d’uomo.
Nonostante faccia parte delle isole pontine, geograficamente è più vicina alle isole Flegree dalle quali ha assorbito sia la cultura, sia alcune caratteristiche ambientali come le spiagge scure e le rocce tufacee. Il porto romano ne è un esempio con la sua struttura scavata nel tufo dove si possono vedere ancora gli attracchi dove venivano ormeggiate le navi romane. Qui i romani ricavarono anche una peschiera nel tufo dotata di una particolare tecnologia che permetteva miscelare acqua dolce e salata e di fare uscire solo l’acqua senza i pesci che vi si allevavano. È possibile anche nuotare nella peschiera romana per poi risalire sugli scogli in cui c’erano le antiche saline.
Ventotene è un posto tutto da visitare per i reperti e le architetture che parlano di storia. Come le cisterne romane tra cui la Cisterna dei Detenuti dove si possono vedere ancora oggi i murales fatti dai carcerati dell’epoca borbonica e dai monaci che la abitarono prima di loro, oppure le rampe borboniche che collegano il porto romano al centro storico, il castello borbonico e tanto altro.
Santo Stefano, l’isola della prigione
Terminiamo il nostro giro virtuale delle isole pontine con la piccola isola di Santo Stefano che si trova a 2 km dalle coste di Ventotene. La sua costa frastagliata rende da sempre difficile l’approdo infatti è completamente disabitata e l’unica struttura presente è il carcere borbonico nel quale fu imprigionato anche il presidente della Repubblica Sandro Pertini durante il fascismo.
Se vuoi che questo tour diventi realtà prenota una visita in barca da noi di Ciccio Nero! Saremo lieti di portarti alla scoperta delle meravigliose isole che compongono l’arcipelago pontino.